Come funziona la messa a terra dei pannelli fotovoltaici

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L’installazione dei pannelli fotovoltaici richiede una serie di precauzioni per garantire la sicurezza dell’impianto. Uno degli aspetti fondamentali di questo processo è la messa a terra, un passo cruciale per prevenire rischi di elettrocuzione e proteggere l’intero sistema. In questo articolo, esploreremo il suo funzionamento e l’eventuale obbligatorietà.

Cos'è la messa a terra e come funziona nei pannelli fotovoltaici?

Nell’installazione di un impianto fotovoltaico, la messa a terra è essenziale per prevenire l’accumulo di cariche elettriche indesiderate che potrebbero danneggiare l’attrezzatura o, peggio ancora, causare incidenti gravi.
I pannelli fotovoltaici generano elettricità attraverso la conversione di luce solare in energia elettrica. Durante questo processo, però, possono verificarsi tensioni elettriche che devono essere gestite correttamente per garantire la sicurezza dell’impianto e delle persone coinvolte. In questo senso, la messa a terra fornisce un percorso sicuro per la dispersione di eventuali sovratensioni prevenendo il rischio di shock elettrici.

messa a terra pannelli fotovoltaici

È obbligatoria la messa a terra dei pannelli fotovoltaici?

Non è semplice rispondere a questa domanda anche perché ci sono vari fattori da considerare. Per questo motivo, è sempre consigliabile consultare un esperto prima di prendere una decisione in merito. Per quanto riguarda l’aspetto normativo però, possiamo sicuramente dire che, a differenza dei dispositivi di Classe I, che richiedono obbligatoriamente un collegamento a terra per fornire protezione contro le scariche elettriche, i dispositivi di Classe II, sono progettati per garantire un livello aggiuntivo di sicurezza elettrica. Per questo motivo non hanno l’obbligo di massa a terra. Il concetto di Classe II si basa su uno standard di sicurezza elettrica noto come “doppio isolamento” per questo motivo sono particolarmente utilizzati in applicazioni dove la sicurezza è una preoccupazione prioritaria.
Questa è la regola generale; tuttavia, come accade per tutte le regole, esistono delle eccezioni. Tra queste eccezioni, rientrano gli impianti fotovoltaici.
La normativa CEI 82-25, intitolata “Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di Media e Bassa Tensione,” all’articolo 9.1.2 non esclude la possibilità di mettere a terra i moduli FTV, anche se rientrano nella classe II. Questa norma, di fatto, li rende equipotenziali alla barratura di sostegno, migliorando il funzionamento del sistema di controllo dell’isolamento dell’inverter. In alcuni scenari, senza la messa a terra, l’inverter potrebbe addirittura mantenere il convertitore in stand-by.

Alcune considerazioni importanti

Nella maggior parte dei casi, è sufficiente mettere a terra la struttura metallica se questa è in continuità con i pannelli FTV, evitando di forare i telai dei pannelli.
Tale pratica è consigliabile anche per evitare che eventuali interventi possano compromettere la garanzia. Bisogna ricordarsi però, che la messa a terra di una struttura metallica non influisce sul rischio di fulminazione dell’edificio. Piuttosto, è la presenza stessa della struttura che modifica il rischio di fulminazione dell’edificio, specialmente se si aumenta l’altezza, come avviene nei tetti piani con strutture inclinate. Tenete anche presente che la messa a terra potrebbe aumentare il fenomeno del PID (Proporzionale, Integrale, Derivativo), pertanto va eseguita con cautela ed è sempre preferibile chiedere una consulenza di un esperto.

Come verificare la messa a terra nel proprio impianto fotovoltaico?

La verifica della messa a terra del tuo impianto fotovoltaico è un passo cruciale per garantire la sicurezza e la conformità. Ecco alcuni passaggi da seguire per avere la certezza che tutto funzioni correttamente:

  • documentazione dell’installazione: controlla la documentazione fornita durante l’installazione del tuo impianto fotovoltaico. In essa dovrebbero essere inclusi dettagli sulla messa a terra e su come è stata implementata;
  • ispezione visiva: effettua un’ispezione visiva dell’impianto alla ricerca di conduttori di messa a terra. Assicurati che siano collegati correttamente e che non mostrino segni evidenti di danni;
  • test di continuità: utilizza un tester di continuità per verificare che il sistema di messa a terra sia funzionante. Questo strumento rileverà eventuali interruzioni o resistenze anomale nel percorso di messa a terra;
  • consultazione di professionisti: se hai dubbi sulla conformità o sull’efficacia della messa a terra, consulta un professionista del settore. Gli esperti possono condurre test più approfonditi e apportare eventuali correzioni necessarie.

Ricapitolando, ricorda che la messa a terra dei pannelli fotovoltaici è un aspetto fondamentale da considerare per garantire la sicurezza e la durata dell’impianto. È importante essere consapevoli delle normative e delle linee guida specifiche per la messa a terra, assicurandosi di seguire le procedure corrette durante l’installazione e la verifica. La sicurezza è la priorità numero uno quando si tratta di impianti fotovoltaici, e una messa a terra adeguata svolge un ruolo chiave nel raggiungere questo obiettivo.