Prima di investire nel fotovoltaico è importante informarsi bene per compiere una scelta consapevole. In questi casi bisogna comprendere innanzitutto come funziona il fotovoltaico, per capire come sfruttare questa tecnologia in base al proprio fabbisogno energetico per ridurre le emissioni di gas serra e risparmiare sui costi in bolletta.

D’altronde non basta montare dei pannelli fotovoltaici sul tetto per usufruire dei vantaggi dell’energia solare, ma è necessario sapere che tipo di impianto installare, quali fattori possono influenzarne l’efficienza e il rendimento e quando conviene realmente questa soluzione. Ecco una guida dettagliata per chi desidera conoscere come funziona il fotovoltaico per la casa.

Cos'è un impianto fotovoltaico

pannello fotovoltaico nwg

Prima di vedere come funziona un impianto fotovoltaico è importante comprendere bene di cosa si tratta esattamente. In particolare, si tratta di un impianto per la produzione di energia elettrica pulita attraverso la luce del sole e utilizza degli appositi pannelli fotovoltaici per catturare la radiazione solare e trasformarla in elettricità all’interno delle celle fotovoltaiche.

Questo sistema consente di ottenere energia elettrica senza la produzione di gas ad effetto serra, per aumentare la propria indipendenza energetica, con la possibilità di usare l’elettricità in modo diretto tramite l’autoconsumo, oppure cederla alla rete attraverso lo scambio sul posto. Quest’ultima opzione permette di ricevere energia elettrica come compensazione per quella immessa nella rete. In questo modo, quando l’impianto non genera elettricità si ha diritto a una certa quantità di elettricità gratuitamente.

L’energia elettrica prodotta dal fotovoltaico può anche essere utilizzata per ricaricare un sistema di accumulo, ovvero una batteria collegata all’impianto. Questa configurazione consente di non sprecare o cedere alla rete l’energia elettrica generata dai pannelli che non viene usata immediatamente, per averla a disposizione quando i moduli non producono elettricità, ad esempio di sera, la notte o nelle giornate di maltempo.

Componenti di un impianto fotovoltaico

Un impianto fotovoltaico è composto da diversi componenti, tutti importanti per il funzionamento del sistema:

  • pannelli fotovoltaici: sono i moduli all’interno dei quali si trovano le celle fotovoltaiche. Realizzati generalmente in silicio, hanno il loro compito di catturare la radiazione solare per produrre energia elettrica;
  • inverter fotovoltaico: è un dispositivo di tipo elettronico che serve per trasformare l’energia elettrica in corrente continua generata dai moduli fotovoltaici in energia elettrica in corrente alternata, compatibile con quella dell’impianto elettrico della casa o della rete esterna;
  • accumulo fotovoltaico: gli impianti fotovoltaici possono essere collegati a degli accumulatori, delle batterie in genere al litio che immagazzinano l’energia elettrica in eccesso e la rendono disponibile quando necessario;
  • struttura di supporto: i moduli fotovoltaici sono montati in una struttura di sostegno, un telaio che sorregge i pannelli e li mantiene inclinati per ottimizzarne l’efficienza e il rendimento;
  • contatore bidirezionale: serve per contabilizzare l’energia elettrica ceduta alla rete e quella prelevata in caso di scambio sul posto;

altri componenti: un impianto fotovoltaico è formato da altri elementi, come i cavi elettrici che collegano i vari componenti, il sistema di monitoraggio che consente di controllare il funzionamento dell’impianto da remoto e i dispositivi di protezione per la sicurezza in caso di cortocircuiti, sovratensioni e sovracorrenti.

Pannelli fotovoltaici: come funzionano?

A questo punto non resta che capire come funziona un pannello fotovoltaico. I moduli solari fotovoltaici, costituiti da una serie di celle fotovoltaiche, convertono l’energia dei fotoni in elettricità. Il processo che genera questa energia elettrica viene chiamato effetto fotovoltaico, ovvero il meccanismo che, partendo dalla luce del sole, induce la stimolazione degli elettroni presenti nel silicio di cui è composta ogni cella solare.

In poche parole, quando un fotone colpisce la superficie della cella fotovoltaica la sua energia viene trasferita agli elettroni presenti nella cella in silicio. Gli elettroni vengono caricati dall’energia trasportata dai fotoni, quindi iniziano a muoversi all’interno del circuito producendo energia elettrica in corrente continua.

In seguito l’inverter converte l’elettricità in corrente alternata, in questo modo è possibile usare l’energia elettrica per alimentare i vari dispositivi presenti all’interno della casa, per caricare il sistema di accumulo o per la cessione alla rete. Gli edifici residenziali, infatti, sono predisposti per l’utilizzo di energia elettrica in corrente alternata, quindi è necessaria la presenza dell’inverter.

Efficienza dell’impianto fotovoltaico: i fattori d’influenza

Il rendimento dell’impianto fotovoltaico dipende da numerosi fattori, i quali incidono sull’efficienza dei pannelli e ne condizionano la capacità di produrre energia elettrica. Tra i principali aspetti che influiscono sull’efficienza del fotovoltaico ci sono:

  • tipo di moduli fotovoltaici: ogni tipologia di pannello fotovoltaico fornisce un certo rendimento, a partire da quelli in silicio amorfo più economici con una resa di circa l’8-10% (si tratta della percentuale di energia solare trasformata in energia elettrica dai pannelli), per salire a circa il 16-18% per i moduli in silicio policristallino fino a un rendimento del 19-21% per i pannelli in silicio monocristallino, più efficienti ma anche più costosi;
  • qualità dei componenti dell’impianto: la qualità di materiali e dispositivi utilizzati incide sull’efficienza dell’impianto fotovoltaico, dal tipo di inverter ai cavi elettrici;
  • esposizione dei moduli: in ogni zona geografica è necessario che i pannelli fotovoltaici siano esposti correttamente ai raggi solari, per usufruire del massimo irraggiamento solare possibile;
  • inclinazione dei pannelli: al pari dell’esposizione anche l’inclinazione condiziona il rendimento del fotovoltaico. In Italia si utilizza un range che può andare da 30 a 35 gradi;
  • temperatura d’esercizio: non tutti sanno che l’efficienza del fotovoltaico è legata alla temperatura esterna, con un valore ideale di 25°C e un rendimento che diminuisce in caso di temperature più alte o più basse;
  • pulizia dei pannelli: i moduli devono essere tenuti sempre puliti, in quanto la polvere accumulata sulla superficie riduce l’efficienza dell’impianto;
  • ombreggiamenti: in fase di progettazione bisogna considerare anche i possibili ombreggiamenti durante le varie ore del giorno, sia in estate che in inverno, poiché diminuiscono la resa dei pannelli;
  • anzianità dei moduli: tutti i pannelli perdono efficienza con il passare del tempo, con una riduzione delle prestazioni più o meno accentuata in base al tipo di moduli installati.

FATTORE DI INFLUENZA DELL’EFFICIENZA DEL FOTOVOLTAICO

INCIDENZA SUL RENDIMENTO DEL FOTOVOLTAICO

Temperatura

Circa 0,4-0,5% per ogni grado centigrado in più o in meno rispetto al valore standard di 25°C

Tipo di moduli

Dall’8-10% di efficienza dei moduli in silicio amorfo, fino al 16-18% dei pannelli in silicio policristallino e al 19-21% dei moduli monocristallini

Diminuzione delle prestazioni

Circa 1% l’anno per i moduli monocristallini e policristallini, fino al 20% dopo alcuni mesi per i pannelli in silicio amorfo

Orientamento

Anche un piccolo errore può comportare una riduzione delle prestazioni del 5%

Ombreggiamenti e sporcizia

Variazione significativa in base ad ogni circostanza specifica

Qualità dei componenti

Fino all’8% per l’inverter e circa il 2-3% per i componenti elettrici

Calcolo efficienza dell’impianto fotovoltaico: come fare?

Per calcolare l’efficienza di un impianto fotovoltaico i produttori eseguono dei test a condizioni standard, considerando un irraggiamento solare di 1000W/m2, una distribuzione spettrale di 1,5 e una temperatura d’esercizio di 25°C. Per questo motivo il rendimento effettivo è sempre diverso rispetto a quello indicato dal fabbricante, rendendo essenziale il supporto di professionisti qualificati in fase di progettazione, dimensionamento e installazione.

Nel dettaglio, per il calcolo dell’efficienza di un modulo fotovoltaico si utilizza la seguente formula:

  • rendimento (%) = (potenza (watt) / superficie (metri quadri) / 1000) * 100

Ad esempio, considerando dei moduli monocristallini con una superficie di 2 m2 e una potenza di 410W, applicando la formula il rendimento di ogni pannello sarà pari al 20,5%. A questo punto bisogna tenere conto degli altri fattori che incidono sull’efficienza generale dell’impianto, come l’ombreggiamento, l’inclinazione dei moduli, la temperatura d’esercizio e la sporcizia dei pannelli.

Per ottenere un dato attendibile esistono dei software di simulazione utilizzati dai tecnici del settore o dai ricercatori. Ad ogni modo è fondamentale affidarsi sempre a degli esperti specializzati e non trascurare la manutenzione dell’impianto per massimizzarne il rendimento nel tempo.

Domande frequenti

Vediamo le risposte alle domande più comuni sul funzionamento di un impianto fotovoltaico, per sciogliere alcuni dubbi e approcciarsi in modo più consapevole all’utilizzo del fotovoltaico domestico.

Come funziona il fotovoltaico per la casa?

Il fotovoltaico per la casa permette di trasformare la luce del sole in energia elettrica attraverso i moduli fotovoltaici e l’inverter.

Quando non conviene il fotovoltaico?

Il fotovoltaico non conviene a chi ha dei consumi elettrici talmente bassi che non consentono di ammortizzare l’investimento iniziale.

Quando conviene istallare il fotovoltaico?

Il fotovoltaico conviene a chiunque abbia dei consumi elettrici tali da rendere vantaggioso l’investimento grazie al risparmio in bolletta.

Quanto pago in bolletta se ho impianto fotovoltaico?

L’importo in bolletta dipende dal rendimento dell’impianto fotovoltaico, dalle modalità di utilizzo dell’energia elettrica generata e dai propri consumi.