Impianto fotovoltaico senza immissione in rete: cosa devi sapere

dimensioni pannelli fotovoltaici

La maggior parte degli impianti fotovoltaici è allacciato alla rete attraverso un contatore bidirezionale, ovvero in grado di gestire entrambi i flussi di energia elettrica, quello in uscita e quello in entrata. Tuttavia, è possibile anche optare per un impianto fotovoltaico senza immissione in rete.

Si tratta di un impianto fotovoltaico senza contatore bidirezionale, quindi non collegato alla rete elettrica esterna ma solo a quella domestica, una configurazione consentita dalle normative di legge italiane che riguarda i cosiddetti impianti fotovoltaici a isola, anche chiamati off-grid o stand alone.

In questo approfondimento vedremo tutto quello che bisogna sapere sul fotovoltaico senza immissione in rete, per capire se è legale installare un impianto non connesso alla rete e se è possibile essere autosufficienti dalla fornitura di energia elettrica.

Come essere indipendenti dalla rete elettrica

In molti vorrebbero essere autonomi rispetto alla fornitura di energia elettrica, staccandosi dalla rete elettrica e producendo da soli l’elettricità di cui hanno bisogno. Ovviamente, nonostante l’evoluzione delle tecnologie green in ambito energetico, questo risultato è ancora oggi difficile da raggiungere.

In particolare, per essere indipendenti dalla rete elettrica nazionale è necessario essere in grado di soddisfare da soli l’intero fabbisogno energetico, ossia produrre tutta l’energia elettrica di cui si ha bisogno. In questo caso non basta installare un impianto fotovoltaico, infatti d’inverno e nelle giornate nuvolose o di pioggia sarà comunque necessario prelevare energia dalla rete esterna.

Per questo motivo, anche in presenza dei pannelli fotovoltaici sul tetto, in genere l’immobile rimane collegato alla rete elettrica attraverso un contatore bidirezionale. Così facendo è possibile cedere l’energia elettrica prodotta in eccesso alla rete, con la sicurezza di poter usufruire di tutta l’elettricità di cui si ha bisogno quando il proprio impianto non è in grado di coprire da solo il proprio fabbisogno energetico.

Ad ogni modo, in alcune circostanze potrebbe essere possibile staccarsi dalla rete, utilizzando un mix di tecnologie integrate tra loro composte da:

  • un impianto fotovoltaico;
  • un sistema di batterie per l’accumulo di energia;
  • un impianto di micro-cogenerazione.
impianto fotovoltaico senza immissione

Il kit fotovoltaico senza immissione in rete

Un impianto fotovoltaico senza rete elettrica è un sistema non collegato alla rete esterna, il quale fornisce direttamente energia elettrica per le utenze domestiche. Questo tipo di impianto è formato da una serie di componenti:

  • i moduli fotovoltaici che producono energia elettrica dalla luce solare;
  • un regolatore di carica che stabilizza l’elettricità prodotta dai pannelli fotovoltaici;
  • un inverter fotovoltaico senza immissione in rete che converte l’energia elettrica in corrente continua in elettricità in corrente alternata, un procedimento necessario per l’autoconsumo e la ricarica del sistema di accumulo;
  • le batterie per l’accumulo per conservare l’energia elettrica prodotta in più durante il giorno per usarla di notte e nei giorni di maltempo.

Sistema di accumulo

Per distaccarsi dalla rete elettrica ed essere energeticamente indipendenti è indispensabile un sistema di accumulo, ovvero un impianto di storage per immagazzinare l’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici. In questo caso il sistema va dimensionato correttamente, tenendo conto dell’assenza della connessione alla rete elettrica esterna.

Impianto di micro-cogenerazione

Un impianto fotovoltaico con accumulo da solo non basta per raggiungere l’autonomia energetica, in quanto nei mesi invernali o nelle giornate di maltempo non si avrebbe energia elettrica sufficiente per il proprio fabbisogno energetico. Per risolvere questo problema è possibile installare un sistema di micro-cogenerazione.

Questo impianto è dotato di un motore a combustione, in genere alimentato a gas, in grado di produrre energia elettrica e recuperare parte del calore generato per produrre anche energia termica. In questo modo, un micro-cogeneratore domestico può fornire sia elettricità che acqua calda per il riscaldamento e per l’uso sanitario.

Quali sono le regole da seguire per staccarsi dalla rete?

Innanzitutto, è importante specificare che è legale installare un impianto fotovoltaico non collegato alla rete elettrica, nonostante non sia l’opzione più comune nei centri urbani. Bisogna anche considerare che è molto sconsigliato scollegarsi dalla rete elettrica in città, in quanto d’inverno l’impianto non sarebbe in grado di sopperire alla domanda di energia elettrica, neanche se dotato di accumulo.

Tuttavia, non solo è consentito dotarsi di un impianto fotovoltaico off-grid senza l’obbligo di richiedere la connessione alla rete elettrica, ma si può perfino fare domanda per il distacco dell’abitazione dalla rete esterna. In questo caso sarà necessario essere capaci di produrre tutta l’energia di cui si ha bisogno, senza la possibilità di prelevarla dalla rete elettrica quando necessario.

Un impianto fotovoltaico stand alone con accumulo può rappresentare un’opzione valida in determinati contesti, ad esempio per una baita in montagna o un casolare di campagna, ossia abitazioni non di residenza situate in zone remote in cui è difficile realizzare il collegamento con la rete elettrica pubblica.

In questi casi non servono particolari permessi per un impianto fotovoltaico senza immissione in rete, infatti è possibile installare questo tipo di sistema liberamente per alimentare gli apparecchi e gli impianti della casa. Basta sapere come non immettere in rete il fotovoltaico, ovvero in che modo effettuare la configurazione off-grid dell’impianto.

Il vantaggio di un impianto fotovoltaico grid-connected

Investire nel fotovoltaico è senza dubbio conveniente nella maggioranza dei casi, tuttavia l’opzione migliore rimane l’impianto fotovoltaico, con o senza accumulo, collegato alla rete elettrica. In questo modo è possibile ridurre sensibilmente i costi in bolletta e le emissioni inquinanti, ma con la sicurezza di una fornitura di energia elettrica sempre disponibile quando necessario.

Inoltre, gli impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica consentono di cedere il surplus di energia, ottenendo una compensazione dall’energia elettrica prelevata durante l’inverno e le giornate di maltempo attraverso lo scambio sul posto del GSE.

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